ONE WAY MONOLOGUE: PASSION. ANALISI E DIAGNOSI DEL COLLEZIONISMO
Buongiorno Buongiorno Amici.
Come avete passato il Weekend?
Bene? Dove siete andati?
Cosa avete fatto? Con chi avete speso le le ultime 48 ore?
Vi prego, non ditemi nulla di che, o casa-divano-tele.
Non lo sopporterei di Lunedì.
Per riassumere le ultime due settimane, data la mia non infrequente latitanza, uso l'immagine della griglia, perchè di carne al fuoco, ragazzi, ne abbiamo avuta!
Partendo da sabato scorso con l'intervento di Pierfrancesco Chili alla Collezione Poggi per una mostra monografica a Lui dedicata, passando per il MotorLegend Festival, fino alle varie Motobenedizioni a cui ho partecipato!
Non disperate, avrete modo di leggere le recensioni dettagliate di tutte queste attività.
Ma andiamo con ordine.
Questo è il mio secondo monologo, che è partito da un soliloquio, tra me e me pensavo:
ma esiste un marker, un elemento che possa essere comune a tutti i collezionisti di moto?
La passione nasce dalla sensibilità di capire il semplice oggetto?
Dall'andare oltre la sua "rivalutazione futura", figlia sterile di un pensiero che è estraneo a questi soggetti, il mercanteggiare per lucro.
Questa matrice, ammesso che esista, e che possa essere paradigma, qual è?
Ho avuto al possibilità di conoscere personalmente alcuni dei più grandi collezionisti Italiani di Motociclette ad alte prestazioni.
Può essere forse il denaro
Sono forse i quattrini a qualificare il collezionista?
Ebbene il substrato economico certamente aitua. Senza pecunia non è possibile potersi permettere certi bolidi.
Ma noi guardiamo a valle, o meglio, a monte.
L'apice, da cui poter vedere meglio quanto fatto.
Quindi, pur necessari per soddisfare le proprie voglie, i denari non sono ancora l'elemento comune.
Ed il territorio?
Mi chiesi.
Può il territorio essere qualificante?
Vivere in Emilia Romagna, il polmone verde d'Italia, che mutua immediatamente i propri connotati per diventare il motore della passione.
Sapegno ed il Suo Amore lungo la Via Emilia spiega in maniera esauriente cosa significhi nasere e vivere qui, a contatto con la Storia della Meccanica applicata alle due e quattro ruote.
Respirando a pieni polmoni ottani, gomma e polvere.
Cuori che battono in risonanza con il desmo.
Nonne che gridano più forte di un urlo V12.
Il territorio, come la presenza o meno di denaro, il quale, come humus fertile, ricopre un altro aspetto essenziale nel processo di crescita e radicamento del seme della passione.
e raggiungendo e sconfinando nelle Marche:
Loro sono la testimonianza vivente di come la cura della Moto sia quanto mai vicino al culto della memoria.
Ultima domanda che mi torna in mente.
Sono forse le origini umili?
La voglia di riscatto, il voler inseguire il proprio sogno fino ad ottenerlo?
Essere privi di tutto, ma ricchi di sogni.
E arrivarci il più velocemente possibile.
I nomi di cui sopra son partiti da zero, portando all'eccellenza l'impresa manufatturiera Italiana, dalla lavorazione del legno ai sistemi di trasmissione, dalle moto al modellismo in scala.
Partiti insieme ad una Italia piegata dalla Guerra, in ginocchio, si sono rialzati per correre incontro a quello più di ogni altra cosa hanno desiderato, e con immensa fatica e sacrifici, ottenuto.
Dottore che sintomi ha la felicità?
Da una finestra del Malpighi di Bologna un Jovanotti chiede.
Appagamento.
Soddisfazione.
Utilità.
Occhi che scintillano, occhi che hanno avuto fame ed ancora ne hanno.
Magari a volte appannati dagli anni, dai colpi incassati dalla vita stessa.
Ma col principio unico ed ultimo di rendere testimonianza di quanto fatto di straordinario da altri uomini, ingegneri, piloti e meccanici.
Testimonianza di un'epoca che sembra potrà durare in eterno, immobile come le piramidi.
Ma che lentamente scivola via.
E quindi?
Come e dove nasce secondo Voi questo profondo amore per le due ruote?
Così religioso da dedicar loro una vita intera.
Così profondo da instaurare un legame che va oltre il concetto di possedere.
Un certo Tyler Durden una volta disse: "le cose che possiedi finiscono per possederti".
Ma non è così per Loro.
Date loro del Bardahl racing e dopo l'ultima goccia conserveranno gelosamente la latta.
Mostrate loro una GP in agonia e saliranno sul ponte idraulico a dar loro salvezza.
Guardano dentro un bullone e vedono gli angeli danzare.
Dove nasce la Loro passione?
Sapreste dirmi dove nasce la Loro passione?
Per poter visitare tutte le collezioni potete contattarmi privatamente qui!
Per tutto il resto c'è la strada..
È bella la strada per chi cammina,
è bella la strada per chi va,
è bella la strada che porta a casa
e dove ti aspettano già.
Ps altro non è che il preludio alla COLLEZIONE MOTO POGGI, prossimo articolo che uscirà a breve.
Nel frattempo, Rgazzi è primavera, me am faz un zir per la Rumagna!
Come avete passato il Weekend?
Bene? Dove siete andati?
Cosa avete fatto? Con chi avete speso le le ultime 48 ore?
Vi prego, non ditemi nulla di che, o casa-divano-tele.
Non lo sopporterei di Lunedì.
Per riassumere le ultime due settimane, data la mia non infrequente latitanza, uso l'immagine della griglia, perchè di carne al fuoco, ragazzi, ne abbiamo avuta!
Partendo da sabato scorso con l'intervento di Pierfrancesco Chili alla Collezione Poggi per una mostra monografica a Lui dedicata, passando per il MotorLegend Festival, fino alle varie Motobenedizioni a cui ho partecipato!
Non disperate, avrete modo di leggere le recensioni dettagliate di tutte queste attività.
Ma andiamo con ordine.
Questo è il mio secondo monologo, che è partito da un soliloquio, tra me e me pensavo:
ma esiste un marker, un elemento che possa essere comune a tutti i collezionisti di moto?
La passione nasce dalla sensibilità di capire il semplice oggetto?
Dall'andare oltre la sua "rivalutazione futura", figlia sterile di un pensiero che è estraneo a questi soggetti, il mercanteggiare per lucro.
Questa matrice, ammesso che esista, e che possa essere paradigma, qual è?
Ho avuto al possibilità di conoscere personalmente alcuni dei più grandi collezionisti Italiani di Motociclette ad alte prestazioni.
Può essere forse il denaro
Sono forse i quattrini a qualificare il collezionista?
Ma noi guardiamo a valle, o meglio, a monte.
L'apice, da cui poter vedere meglio quanto fatto.
Quindi, pur necessari per soddisfare le proprie voglie, i denari non sono ancora l'elemento comune.
Ed il territorio?
Mi chiesi.
Può il territorio essere qualificante?
Vivere in Emilia Romagna, il polmone verde d'Italia, che mutua immediatamente i propri connotati per diventare il motore della passione.
Sapegno ed il Suo Amore lungo la Via Emilia spiega in maniera esauriente cosa significhi nasere e vivere qui, a contatto con la Storia della Meccanica applicata alle due e quattro ruote.
Respirando a pieni polmoni ottani, gomma e polvere.
Cuori che battono in risonanza con il desmo.
Nonne che gridano più forte di un urlo V12.
Il territorio, come la presenza o meno di denaro, il quale, come humus fertile, ricopre un altro aspetto essenziale nel processo di crescita e radicamento del seme della passione.
(proprietà foto GHIGO ROLI)
e raggiungendo e sconfinando nelle Marche:
Loro sono la testimonianza vivente di come la cura della Moto sia quanto mai vicino al culto della memoria.
Ultima domanda che mi torna in mente.
Sono forse le origini umili?
La voglia di riscatto, il voler inseguire il proprio sogno fino ad ottenerlo?
Essere privi di tutto, ma ricchi di sogni.
E arrivarci il più velocemente possibile.
PARMEGGIANI
(piccola parte della collezione)
COLLEZIONE MOTO POGGI
(non solo Yamaha)
MUSEO MORBIDELLI
I nomi di cui sopra son partiti da zero, portando all'eccellenza l'impresa manufatturiera Italiana, dalla lavorazione del legno ai sistemi di trasmissione, dalle moto al modellismo in scala.
Partiti insieme ad una Italia piegata dalla Guerra, in ginocchio, si sono rialzati per correre incontro a quello più di ogni altra cosa hanno desiderato, e con immensa fatica e sacrifici, ottenuto.
Dottore che sintomi ha la felicità?
Da una finestra del Malpighi di Bologna un Jovanotti chiede.
Appagamento.
Soddisfazione.
Utilità.
Occhi che scintillano, occhi che hanno avuto fame ed ancora ne hanno.
(proprietà foto GHIGO ROLI)
Magari a volte appannati dagli anni, dai colpi incassati dalla vita stessa.
Ma col principio unico ed ultimo di rendere testimonianza di quanto fatto di straordinario da altri uomini, ingegneri, piloti e meccanici.
Testimonianza di un'epoca che sembra potrà durare in eterno, immobile come le piramidi.
Ma che lentamente scivola via.
E quindi?
Come e dove nasce secondo Voi questo profondo amore per le due ruote?
Così religioso da dedicar loro una vita intera.
Così profondo da instaurare un legame che va oltre il concetto di possedere.
Un certo Tyler Durden una volta disse: "le cose che possiedi finiscono per possederti".
Ma non è così per Loro.
Date loro del Bardahl racing e dopo l'ultima goccia conserveranno gelosamente la latta.
Mostrate loro una GP in agonia e saliranno sul ponte idraulico a dar loro salvezza.
Guardano dentro un bullone e vedono gli angeli danzare.
Dove nasce la Loro passione?
Sapreste dirmi dove nasce la Loro passione?
Per poter visitare tutte le collezioni potete contattarmi privatamente qui!
Per tutto il resto c'è la strada..
È bella la strada per chi cammina,
è bella la strada per chi va,
è bella la strada che porta a casa
e dove ti aspettano già.
Ps altro non è che il preludio alla COLLEZIONE MOTO POGGI, prossimo articolo che uscirà a breve.
Nel frattempo, Rgazzi è primavera, me am faz un zir per la Rumagna!