NCR: REBORN IDENTITY

"Tempo,


Tempo comunque vadano le cose lui passa
E se ne frega se qualcuno è in ritardo
Puoi chiamarlo bastardo
Ma tanto è già andato
E fino adesso niente lo ha mai fermato
E tutt'al più forse lo hai misurato
Con i tuoi orologi di ogni marca e modello
Ma tanto il tempo resta sempre lui quello
L'unica cosa che ci è data di fare
È avere il tempo da poter organizzare..".



Dopo un paio settimane torno qui per raccontarVi cos'è successo in uno delle mie ultime peregrinazioni.
Un onore per me.
Ma dove sarò stato?
Chi avrò mai incontrato?
Ma soprattutto, Vi interesserà per davvero?
Avrete veramente voglia di arrivare fino alla fine? 
Ammesso che di fine si possa poi parlare...



Bologna.
Il caldo è come sempre un compagno di viaggio che non può e non potrà mancare, da Imola in su, da Maggio a Settembre.
Un pilastro immutevole.
Bologna dicevo. Patria di Icone del Motorsport. 
Ma non è della solita Rossa di cui voglio trattare oggi.


Se le lettere NCR non Vi dicono nulla, fateVi un ripasso di quelli veloci ma importanti sul numero di Maggio 2018 di Motociclismo d'epoca.
Se invece siete a conoscenza delle sorti di Nepoti, Caracchi e Rizzi, ma anche di Farnè e Taglioni, oggi tutti insieme riuniti a progettare e sperimentare qualcosa di diabolicamente veloce e capace di far udire in Cielo un suono paradisiaco, preferibilmente con un bello scampanellio il minimo; ebbene saprete anche che la nuova NCR oggi si è vestita di avanguardia.
Ha ricevuto in dote la più alta forma di libertà: la possibilità di sperimentazione fine a se stessa.



Pensare alla "vecchia" NCR e provare a compararla con quella odierna è un esercizio futile quanto insensato.
Le qualità che hanno caratterizzato l'officina di Giorgione, Rino e tutta la schiera di piloti ingegneri meccanici sono note a tutti quelli dell'ambiente. Ma è bene fare un piccolo ripasso:
Sperimentazione continua, ricerca di affidabilità e massime prestazione con un occhio di riguardo, anzi diciamo pure una lotta, ai Kili di troppo.
Una spasmodica ossessione a ridurre anche solo di pochi grammi qualsiasi elemento meccanico.
SlimFast e la Laurito a confronto in quegli anni erano dei semplici principianti.
Dedizione all'azienda, maniacalità e un perenne sorriso, nonostante le vittorie, nonostante le sconfitte.
Ecco, io i sorriso di Giorgio e Rino personalemnte non li ho mai visti, bisognerebbe chiedere al mio Magister Desmodromico di fiducia:



Ma il tempo passa e se ne frega se qualcuno è in ritardo.

La NCR non è più in Via Telemaco Signorini 16, a pochi Km dalla sede di Ducati.
Dal 1992 diventa la prima scuderia privata ad essere sempre tra le derivate di serie, ad impensierire gli avversari, ad impensierire e a battere le stesse Ducati Uffiaciali.
Stefano Caracchi fino al 2001 porterà alto il nome di Rino, affidando i propri bolidi a piloti del calibro di Chili, Laconi, Bostrom e Xaus.
Dal 2001 la vera rivoluzione sociale all'interno di NCR.
Da scuderia corse si passa ad azienda produttiva.
Con l'ingresso di Poggipolini l'applicazione di tecnologie avanzate derivate direttamente dal settore aeronautico, F1 e MotoGP diventa lo statement.
Tempo.
In meno di un anno la prima Bestia NCR testa le proprie capacità a Misano.
E' il 2002 Pierfrancesco Chili non esita a metterla alla prova, portandola al limite.
Portava il nome di 100ONE.

MACCHIA NERA
Come il super villain Disneyano è assetata di potenza e gloria e non disdegna di far bella mostra di sè nei più importanti Saloni Internazionali.


Partorita dalla fervida mente di Aldo Drudi, nasconde sotto la sua pelle al carbonio, proprio nel mezzo del suo scheletro in titanio, un DesmoQuattro prelevato direttamente da una 998RS.
Dopo le cure amorevoli ricevute dai tecnici NCR arriva a sviluppare un potenza di 185 hp.
Il peso? 
Io ve lo dico, tirate poi Voi le somme.
135 Kg.
Tempo.

Oggi NCR è a due passi dalla Poggipolini, azienda storica bolognese e leader internazionale nella lavorazione delle leghe leggere.
Via Emilia 289 NCR.
Via Emilia 262 Poggipolini.

Tuttavia non dovendo necessariamente comparare la NCR originaria con la la rinata, sorge nella mia mente una domanda:
Esiste un punto in grado di rappresentare il perfetto trait d'union tra queste due Factory?
La voglia di eccellere. 

Di raggiungere la vetta, il gradino più alto, o semplicemente rasentare la perfezione, prima degli altri.



Cos'è rimasto quindi della Originaria NCR?
Di quel reparto sportivo che ha portato avanti lo sviluppo dei modelli da corsa della Ducati?
Di soluzioni ingegneristiche estreme (le famose cammes di Farnè), di lavorazioni di leghe leggere e materiali all'avanguardia?
Cos'ha lasciato in dote il vecchio Willie il Coyote?



Metabolizzare il passaggio di consegne credo sia dura per i puristi, per gli affezionati storici, ed ancor di più per i parenti stretti e per tutti coloro che hanno lavorato a stretto contatto con questa squadra.
Ma Willie non ha mai smesso di correre.
Lo fa in maniera differente.
In un'epoca in cui la sperimentazione in pista nelle varie competizioni mondiali (tanto derivate di serie quanto prototipi) è ridotta ad un mero inchino a regolamenti tecnici in cui le direttive son ben chiare ed inamovibili, la possibilità di ricerca e sviluppo seguono dei binari che difficilmente potranno spostarsi dalla direzione dettata (ecco il motivo per cui NCR al momento, e sottolineo al MOMENTO, non prende parte ad alcuna competizione).

Dopo aver dimostrato la propria superiorità con una moto equipaggiata con un motore definato da molti obsoleto, in manifestazioni quali Battle of the Twins, Sound of Thunder, Desmo Challenge
e stravinto nella stagione 2007 il campionato Supertwin con la MILLONA




Dopo aver prodotto capolavori quali la Mike Hailwood, la New Blue, sulla scia di quanto progettato da quel genio di Pierre Terblanche, ed ancora la M4, la M16, la Millona, la Leggera ed ancor  la NCR 848 ed infine Lei, la Macchia Nera, vera progenitrice della Street Fighter di casa Ducati;

Dopo aver pubblicato sul Proprio Sito un catalogo che potrebbe definirsi la Sacra Bibbia del Desmo per qualità e particolarità dei pezzi presenti;

Ecco, allora, restringendo lo spazio temporale, dal 2007 ad oggi, cosa è rimasto?
E' rimasto tutto questo ed anche qualcosa in più:
Oggi c'è la possibilità, qualora si dispongano delle capacità economiche per affrontarne l'acquisto, di portarsi a casa delle Opere d'arte, prodotte su misura.
Ogni desiderio viene assecondato.
Un vera e propria produzione artigianale atta ad esprimere estro, tecnica e competenza.
L'unicità del prodotto creato ad hoc per esprimersi al meglio in pista, per esprimere al meglio il genio italiano.
Prodotte nella Nostra MotorValley con cura sapiente che deriva direttamente dall'amore per il proprio lavoro, per dare vita a gioielli della teconologia.


Un prototipo di primo Atelier dedicato alla ricerca della perfezione ingegneristica e di design applicato alla moto.
Perfezione che non nemmeno Michele e MariaGrazia ammetteranno mai di aver trovato.



Ma ogni volta la distanza diminuisce.
Ogni nuova moto rappresenta una nuova sfida, una nuova sperimentazione.
Rappresenta quanto lo sforzo e l'impegno umano, coadiuvato dalla Macchina, sia in grado di portare all'eccellenza.


In Via Emilia 289 nulla è lasciato al caso.
Questo il preambolo.
Qualcuno continuerà a dire che NCR era altro.



Qualcuno s'interesserà alla NCR per la prima volta.
Qualcun altro proverà meraviglia nel vedere che l'artigianalità italiana, Emiliana in questo caso, non è morta.
Altri ancora ordineranno la copia di Maggio 2018 di Motociclismo d'Epoca per ripercorrere le tappe fondamentali di questa piccola officina, nata per passione, e diventata oggi vessillo del KnowHow nella lavorazione delle Leghe di Titanio.
Ma tutti Voi Cari Lettori non potete rimanere indifferenti dinnanzi a questa piccola realtà.
Che continua a coltivare sogni, fatti di titanio e carbonio.
Li fresa, li modella, li plasma per dar vita a realizzazioni uniche.
Come uniche furono le 900SS preparate da Giorgione, Rino e Franco.

Aim: termine inglese che identifica lo scopo.
Ma se le moto che vengono assemblate ora in Via Emilia 289 Bologna non sono omologate nè per la circolazione su strada nè per le competizioni agonistiche, a cosa servono?
Qual è il loro vero scopo?
Quel è lo scopo di un Picasso.
Di un Warohl?
Di un Boccioni?

Che senso ha una quadro, una scultura che fa delle proprie qualità stendardo di innovazione, immaginazione applicata alla realtà, di sogno puro reso vivido, di tratti, di colore, di sensazioni?

Che senso ha una FXX?
Scomodo un personaggio scomodo dite?
Chiamo in causa probabilmente la controparte a 4 Ruote della 

NCR MILLONA
In foto in versione ONE SHOT

Che trova gemellaggio e forza nel ruolo che entrambe le macchine rivestono.
Non puoi usarle su strada.
Non puoi prender parte a competizioni internazionali.
Puoi usarle privatamente in circuito. Quello sì.
La massima forma di amore per l'ingegneria meccanica.
La più costosa forma di amore per la guida.
Ogni sperimentazione non rimane mai fine a se stessa, ma comporta la ricezione della bontà del progetto e la limatura dei difetti che sono emersi.
E sperimentare ancora piegando il design alla meccanica e viceversa.



Un'attività che ci porta a sconfinare nel campo dell'Arte.
Pericolosamente vicino all'Autocompiacimento.
Ma d'altronde chi siamo noi per giudicare una Millona One Shot?
O una FXX-K.Su che basi è possibile statuire in merito a questa Moto, che a distanza di anni dalla Sua prima uscita, ancora oggi in pista è in grado di dire la Sua.
Quale potrebbe essere il Suo secondo termine di paragone? Con quel Due valvole ad aria a 90° e il Suo design senza tempo.
Una mezza carena, un abito succinto volutamente troppo corto che in un tripudio di vedo non vedo mette sul piatto della bilancia 140Kg sensualità al tianio.



28 gare su 40 vinte, per un totale di 35 podie e 1 solo ritiro.
Vincitrice del campionato SuperTwins nel 2005 e 2007, Vincitrice a Daytona della sounds of Thunder e record nella Battle of the twins 2007 e vincitrice del campionato SuperTwin Europeo.

E la possibilità di portarsela a casa, pardon, in garages.
Vi lascio i contatti di Passione Moto, concessionaria di Bologna, dove potrete trovare un paio di esemplari ancora da svezzare.
Loro sono: 
Millona One Shot, sorelle maggiori delle versioni S e R. Numero 05 e 07 di 26. 
Monta motore Ducati 1100 NCR. 
Le suddette pesano solamente 125 Kg di cui 55Kg solo di motore. 
Il telaio è costituito da traliccio in tubi di cromo-molibdneno. 
Monta forcellone in alluminio costruito a mano, frizione anti-saltellamento a secco, cambio a 6 marce superbike. 
Forcella anteriore Ohlins, mono ammortizzatore TTX Ohlins di ultima generazione e varie parti in carbonio tra cui serbatoio, reggisella, kit airbox, parafango ant., para coppa motore, carena e coda posteriore.
Scarico in titanio e auto-mappatura di serie. 
Tutta la parte relativa alla viteria è prodotta completamente in titanio con trattamento superficiale Poggipolini Titanium realizzato ad hoc per le parti NCR.

PARTI SPECIALI (di serie)
Pedane arretrate NCR in Al 7075 e Titanio, tappo serbatoio NCR in Al7075, semi manubri NCR in Titanio e Al7075, coperchio frizione NCR in Titanio, piedini attacco forcella NCR CORSE in alluminio ricavati dal pieno e trapezio superiore, inferiore e canotto di sterzo NCR ricavati dal pieno in Alluminio. Le Parti Speciali sono sviluppate da NCR e prodotte da Poggipolini Titanium.

ACCESSORI AGGIUNTIVI
- contachilometri elettronico 
- aggiornamenti manuali, cavetti etc 
- carena completa in carbonio più codone
- due corone in titanio
- spessore piedino da inserire nella forcella per aumentare la stabilità della moto a seconda del percorso. Sono di quattro spessori diversi a seconda del tracciato. Vengono forniti e all’interno del manuale viene spiegato in che modo utilizzarli.


Prezzo? Tanto amore non trattabile. SU QUESTO NON SI DISCUTE.
Per il resto, se avete a disposizione un po' di risparmi, non avete problemi ad investirli e soprattutto una piccola camera o box blindato, Vi lascio cari Lettori il contatto di Francesa, Executive Manager di Passione Moto qui .
Sono moto per le quali una famiglia rischia di sfasciarsi.
Di quelle per cui potreste far pazzie.
Di quelle una volta che ti entrano in testa.. Beh, prenotate una nuova seduta dal Vostro psicologo di fiducia. 
Farete fatica a dimenticarvele.

State molto attenti, quindi.

Oppure potete fare come me.
Iniziate l'opera di convincimento così, che altro non è se non una becera forma di corruzione attiva:



Coinvolgete la Vostra compagna acquistandole capi d'abbigliamento NCR.


Che tra l'altro le Tshirt sono non belle, di più, mannaggia alla taglia sennò me la tenevo io.
Dicevo, rendetele partecipi delle Vostre più sfrenate e dispendiose passioni.
Per?
Ma che domande..
Per arrivare a portare a casa, magari non la Millona o una New Blue o una Leggera.



O la M4, che è decisamente conturbante nelle sue forme sinuose:





O ancora l'estrema M16, capace di prestazioni estreme. 

NCR M16






Non è una moto per facoltosi, ma di chi ha un polso fermo e capace a gestirLa.
Perchè si da del Lei a codesta Moto.
Un V4 Desmo, il medesimo delle Desmosedici RR prodotte in un numero limitatissimo da Ducati.
Un patrimonio genetico di quelli nobili e selezionati.
Elevati ad un livello mai visto prima.
Ho avuto modo di guardarLa, toccarLa, sfiorarne le carene in carbonio.

Particolarmente chiassose.
Un filo appariscenti.
Componentistica estrema per destinazione d'uso.
Unicità dei singoli elementi che danno come risultato finale la rappresentazione fisica del concetto di singolarità.
Straordinario, insolito e raro.

Il rischio di essere sorpresi a trascorrere troppo tempo con loro e non con le Vostre compagne potrebbe ritorcersi contro di Voi.

E allora esiste una soluzione?
La risposta è ovviamente affermativa.
Ed è Questa



semplice no?!
Molto furbescamente attingete a piene mani dal CATALOGO NCR !



Prima l'ho identificato come Sacra Bibbia del Desmo.
Non stavo usando eufemismi.
La possibilità di trasformare la Vostra amata Desmo in una moto da corsa, sexy come il peccato, non è mai stato così facile.



Diviso in più parti, il catalogo permette di sognare ad occhi aperti:
pezzi rari come le cover frizione ed alternatore in magnesio;



Cammes con medesimo profilo delle introvabili Performance.
Scarichi, telai forcelle forcelloni sospensioni piedini pedane body kit potenziamenti motore da soft ad hardcore.
Fino a raggiungere il livello "Fuorilegge" in un attimo, se ci lascia prendere la mano.



E poi guardate Voi stessi adesso, che a forza d'indugiare sul catalogo il rischio di combinarne una di quelle è alto, e il mio conto è parecchio in basso.



POGGIPOLINI.



Dopo aver parlato con Michele, C.E.O. NCR Factory, in merito ai vari risultati ottenuti fino ad oggi, le moto, quelle prodotte e quelle rimaste in stato embrionale.
Del mercato interno ed estero.
Di un caffè, con una sola bustina grazie, e della tecnologia plug and play, lasciamo MariaGrazia nel Suo Regno per dirigerci nella Sede Amministrativa nonchè Sede Centrale di Poggipolini.
Se NCR rappresenta una rinascita a livello d'identità del Brand, Poggipolini ha sorretto questa transizione forte dei suoi quasi 70 anni di competenza nel settore della lavorazione dei metalli.
La verità in fondo, è che senza Poggipolini, NCR sarebbe morta nel 2001.
O venduta per poi restare in fin di vita, abbandonata a stessa come successo a Bimota (ed anche questa è un'altra Storia).
La forza del Gruppo Poggipolini è sintetizzabile nel dinamismo statico.
Senza modificare la location dove avviene tutta l'attività produttiva, mantenendo quindi salde le proprie radici, si proietta nel Futuro.
Un Futuro fatto d'ispirazione, di possibilità e di creatività.
In un'ossimoro linguistico trova coerenza nella competenza che mette in campo, arrivando, con un manipolo di ragazzi estremamente preparati, a raggiungere alti obiettivi, a livello mondiale.
Perchè se c'è un'affermazione che posso fare, senza che Vi suoni come una sviolinata, è l'ambiente di lavoro: ragazzi motivati, giovani, ed perfettamente formati professionalmente fanno di Poggipolini un esempio di Azienda 3.0 beta.
Solo il tempo potrà dar loro ragiorno o meno.
  
Proclami?
Pochi, ma ben mirati.
Dalla lavorazione manuale delle casse per orologi, Calisto, fondatore dell'Azienda, nei primi anni 50 decide di ampliare la propria offerta dedicandosi alla pogettazione e produzione delle parti idrauliche delle sedie per dentisti.
Sarà Stefano tuttavia a creare la prima rivoluzione in azienda.
Anni 60
Stefano, figlio di Calisto, a 16 anni , tra le gare di MotoCross e le giornate passate a lavoro, ha capito immediatamente quanto le lavorazioni di precisione di materiali leggeri fosse importante, se non indispensabile nella meccanica ad alte prestazioni.
Non sappiamo se Calisto tollerasse la pratica del Cross da parte del figlio.
Ma di sicuro l'ambiente estremante competivo del cross ha suggerito a Stefano la necessità di modifiche non soltanto votate ad aumentare potenza, ma anche a ridurre il peso e/o a migliorarne il rendimento.
Facendo quindi esperienza sui campi di gare nei primi anni 70 si trova pronto all'appello del richiamo del MotorShow.
Viti e parti speciali in titanio per moto e biciclette.
Il trmpolino di lancio è sempre più vicino poichè nel decennio a venire la partnership con Ferrari e Brembo sancirà ufficialemnte la piena maturità dell'azienda.

Tempo.
NCR, i primi anni 2000.
Il fascino delle nuove tecnologie che come un sogno rende quasi ogni cosa possibile s'infrange nel 2008 contro Il Taglio dei Costi della F1, personificazione della grande crisi che colpì indistintamente tutto il settore economico mondiale.
Il settore a cui la Poggipolini maggiormente si dedicava, e dal quale maggiormente aveva profitti, stava per subire il contraccolpo tremendo.
Contingentamento motori, sviluppo ridotto drasticamente.

Nuova rivoluzione.
Seguendo il pensiero di Nietzsche secondo cui il serpente che non cambia pelle è destinato a morire, l'azienda decide di mutare l'ambito di applicazione del proprio Know-how,spostando la propria attenzione al settore Aeronautico.

Eccellenza che partendo da quella Via Emilia porta l'esempio del Made In Italy in giro per il mondo.
Nati artigiani, hanno portato avanti un progetto lungo 3 generazioni.
Vincitori del prestigioso premio HORIZON 2020.
E..E.. Arriviamo all'ingresso.

Una colata di titanio incorniciata fa mostra di sè per il 50° Anninversario dell'azienda all'ingresso.



Posato nei pimi mesi del 2000, rispende ancora come allora.
Si entra.



Una selezione di pezzi fondamentali fanno da cornice artistica prima di entrare nell'area produttiva, vero polo tecnologico della Poggipolini.
I sogni di Calisto, sul futuro dell'azienda, la calndra del radiotore di una Bugatti. 
Anticamera.
Tappo su obiettivo Sony. 
Via il telefono.
Michele mi illustra le varie macro aree tematiche. 
Silenzio, aree dedicate alla fresatura e tornitura.
Produzione H24 per i vari Team della F1.
Lavorazioni in diretta per elementi portanti degli aerei Airbus, elicotteri Agusta.
Supercar quali Ferrari, Porsche e Lamborghini oltre ad avere particolari realizzati direttamente qui in Via Emilia 262, hanno a catalogo parti speciali designed in house da Poggipolini.
Tappi serbatoio, stemmi, loghi in titanio.
Particolari che vengono progettati ad hoc in esclusiva alle più prestigiose Factory internazionali.
Per soddisfare le voglie più sportive, radicali, e di classe, dei futuri acquirenti.  

La mia visita, come ogni mia visita, ha un termine.
Il tempo, che a volte scorre, altre scappa, altre ancora si ferma, questa volta finisce.
Siamo quindi a parlare fuori dalla linea produttiva Michele ed io.
Manca poco al mio ritorno in Romagna e la conversazione, che è ormai un saluto e un rinnovo di ringraziamenti, i miei per l'opportunità avuta, si svolge di fronte al simbolo di rinascita di NCR, in seno alla Poggipolini.


La moto attraverso la quale NCR ha ritrovato linfa vitale.
Come l'uroburo, il serpente che si mangia la coda, emblema dell'eterno ritorno e della natura ciclica di tutte le cose, mi ritrovo a contemplare la MACCHIA NERA.


Dalle ceneri del Reparto Corse più importante per Ducati, definito plurime volte il Reparto Corse ombra della Rossa di Borgo Panigale, tre lettere che per anni hanno lasciato segni indelebili nella memoria di tutti gli amanti delle moto da competizione, si reinventa fino a diventare la NCR Factory.
Con nuova forza.
Nuovi protagonisti.
Nuove moto.


Pronta.
Pronta al cambiamento.
Pronta alle nuove sfide che troverà sulla Sua strada.

Perchè la Storia continua.


Ed il tempo, non aspetta nessuno.














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