FROM DUST TILL DAWN: ELECTRICHORSEMAN ED IL PRIMO PASSO NEL FLAT TRACK
Sono arrivato lungo di nuovo.
Ci provo ma spesso mollo i freni troppo tardi, altre volte mi scorso, altre ancora mi perdo nella mia testa.
*Ma è ancora Lunedì.
Ci provo ma spesso mollo i freni troppo tardi, altre volte mi scorso, altre ancora mi perdo nella mia testa.
*Ma è ancora Lunedì.
Sono ancora in tempo allora!!
Evvai!
Buonasera Ragazzacci,
Con una nuova storia direttamente dagli ovali più veloci d'America, il Nostro ElectricHorsman, Micheal Lawless, o più semplicemente Mike, ci da un piccolo consiglio.
Quale?
Ah, e così vorresti iniziare a gareggiare nel Flat?
(dalla regia partono risate)
Va bene, per prima cosa devi portare i tuoi stavali alla Lightshoe.
Questo il consiglio del mio Amico Jake Shoemaker
Al tempo ero semplicemente un tizio che lavorava per una rivista di Motorsport che prese una cotta per il Flat Track.
Ragazzi, una cotta pesante.
Sono stato catturato non appena ho rilasciato la frizione.
Per strada non ho mai guidato oltre i miei limiti.
Ma lo stavo facendo mentre guidavo in quell'ovale.
Ho passato la mia vita a seguire fedelmente le linee e le traiettorie con la mia moto.
Una volta lì fu per me un qualcosa di fuori dall'ordinario.
Andavo a limitatore ogni volta che arrivavo alla fine del rettilineo.
Sforzandomi di tenere la moto in traiettoria.
Derapavo ad ogni curva.
Ho pensato, maddai è ridicolo, fu da prendere il tutto con le punta delle dita.
Fu umiliante.
E son finito col pensare a cosa sarebbe successo se l'avessi rifatto.
Rispettabile in piste e in strada,
ma in difficoltà nel Flat.
Il tuo primo passo per iniziare a fare sul serio nel Flat ragazzo è quello di comprarti una scarpa d'acciao.
Il migliore?
Lightshoe!
Lightshoe!
Gary Kinzler ha inziato per necessità.
Lui è prima di tutto un meccanico ed un saldatore di prefessione.
Lui è prima di tutto un meccanico ed un saldatore di prefessione.
Alcuni anni fa si ritrovò divorziato e con due figli desiderosi di rorrete negli ovali.
Ma servivano le famose scarpe d'acciaio.
Costose, e così, fedele all'adagio del "impara l'arte e mettila da parte", Gary se le costruì.
Ne ha fatta di strada Gary da allora.
Quanta? Circa 2400 scarpe bastano?
Adesso le Lightshoe sono fatte in unico pezzo.
Meno soggette a rottura e, come suggerisce il nome, particolarmente leggere.
Troverete inoltre tutte le vostre informazioni che vi riguardano all'interno.
Pezzi unici che derivano da un lavoro di progettazione e modellazione che si è evoluto negli anni.
Guardando questo lavoro di passione mi ha ricordato un tatuaggio.
Meticoloso e preciso quanto un mastro artigiano.
Alcuni dei mie amici se le fanno da soli.
Ma ho capito, guardando Gary al lavoro, che le scarpe non sono tutte completamente piatte per una ragione.
Le Lightshoe inoltre non sono nemmeno tutte uguali tra loro.
Sono uniche come il piede del proprietario!
Gary impiega un piao d'ore per farne una.
Ed in ognuna di esse ci sono gli anni di esperienza di Gary, impressi a mano.
Dal 1998.
Una volta in pista con la vostra Lightshoe, vi ritroverete ad avere maggiore confidenza col tracciato e con la moto sia per il pezzo di qualità al vostro piede sinistro, sia perchè state indossando la miglior scarpa sul mercato.
Quindi date retta a Jake, comprate una Lightshoe.
La prima Lightshoe
Grazie alla recente popolarità, o più semplicemente un ritorno di fiamma, delle gare Flat Track, Gary ( e Kellie ) ha annunciato che si dedicherà full time alla produzione di scarpe.
Un bene per tutti i piloti.
Un bene per tutti i piloti.
Ordini elaborati e spediti con più celerità.
Ed io sono contento per Gary.
Correte Liberi